5° Congresso AMIT

12-13 Marzo 2015

PRESENTAZIONE

Il Congresso AMIT, ormai giunto alla quinta edizione, continua nella propria tradizione di proporre argomenti di grande attualità in campo infettivologico accentrando, in particolare, l’attenzione sulla realtà della continuità assistenziale che comprende il livello ospedaliero e territoriale.

Stiamo affrontando sia a livello globale che locale delle emergenze epidemiologiche, in alcuni casi drammatiche, causate dalla sempre più grande diffusione di ceppi batterici con sensibilità a poche o addirittura nessuna classe di antibiotici.

A tal proposito, come scelta iniziale delle sessioni congressuali, abbiamo identificato la disamina degli effetti patogeni più rilevanti, sia dal punto di vista microbiologico che epidemiologico, provocati dai microrganismi multi-resistenti e l’impatto che ne deriva nella pratica clinica.

E’ pertanto fondamentale, di fronte alle sfide che dobbiamo affrontare, proporre dei modelli di controllo delle infezioni i più razionali ed efficaci possibili.

Come già detto precedentemente, il vero ed enorme problema del clinico è come ottimizzare l’antibiotico-terapia dei microrganismi multi-resistenti sia per la scarsità di molecole realmente efficaci che per le prospettive di pochissime altre che saranno a disposizione nel prossimo futuro.

Bisogna quindi rivedere gli schemi terapeutici “classici” adottando, in alcuni casi, dosaggi molto più elevati degli antibiotici rispetto a quelli cosiddetti “standard”. Ciò può consentire una maggiore biodisponibilità ed attività degli stessi che dovrebbe essere valutata sia attraverso un monitoraggio della PK/PD ma anche mediante una valutazione microbiologica sull’efficacia delle associazioni antibiotiche, tecnologie purtroppo non sempre disponibili in tutti i laboratori.

Le associazioni di antibiotici possono essere attive anche verso microrganismi multi o pan-resistenti ma il clinico deve comunque valutare accuratamente caso per caso prima di prendere una decisione. Lo sviluppo di programmi informatizzati di “antibiotic sterwardship” potrà sicuramente migliorare le decisioni del clinico nelle scelte terapeutiche evitando, nel contempo, l’insorgenza di ulteriori resistenze.

Una esigenza, a nostro avviso molto importante, è disporre degli aggiornamenti riportati in letteratura scientifica sulla validità o meno delle associazioni antibiotiche e sulla gestione delle infezioni più in generale. Per tale motivo abbiamo voluto proporre, come offerta formativa e culturale, una disamina degli articoli più rilevanti pubblicati in letteratura nell’ultimo anno.

Inoltre abbiamo identificato come argomento di grande rilevanza culturale da trattare: “il presente ed il futuro dell’infettivologia”. Riteniamo infatti fondamentale capire, in una visione d’insieme, fino a che punto ci hanno portato oggi le emergenze infettivologiche e dove ci potrebbero portare nel prossimo futuro.

Da non dimenticare che è di nostra competenza il non facile compito di spiegare alla popolazione, attraverso un linguaggio di comunicazione semplice, il reale impatto di un evento epidemico senza utilizzare troppa enfasi ma anche senza minimizzare eccessivamente il problema.

Seguendo la filosofia del Congresso in continuità con le altre edizioni, abbiamo identificato una serie di argomenti che riteniamo molto rilevanti ed attuali: essi verranno trattati dai maggiori specialisti di livello internazionale in materia.

Noi crediamo che sia il presente che il futuro dell’infettivologia sono in una fase dove le conoscenze scientifiche sono e saranno sempre più in grado di fornire al clinico strumenti sofisticati per una diagnosi rapida e per una terapia più mirata. Non bisognerà però mai mettere da parte il bagaglio delle esperienze vissute “sul campo” a contatto diretto con i pazienti esagerando nel tecnicismo.

Una medicina strettamente legata al progresso scientifico ma che non dimentica di considerare come fondamentale il rapporto diretto e positivo con il paziente è, a nostro avviso, la strategia vincente per affrontare le grandi sfide delle infezioni con entusiasmo ed abnegazione professionale.

 

Marco Tinelli